In queste settimane di distanza fisica tra studenti, docenti, famiglie e tutte le persone che vivono il nostro Istituto, è nato questo esperimento sociale che dimostra come, anche in una situazione di lontananza spaziale, possa esserci prossimità sociale, emotiva e relazionale.
Nel testo “L’intelligenza emotiva”, lo psicologo e scrittore statunitense Daniel Goleman, prendendo le mosse da alcuni studi sul funzionamento del cervello conseguiti dalle neuroscienze, mette a fuoco l’importanza delle componenti emotive anche nelle funzioni razionali del pensiero. In altre parole, parte emotiva e parte razionale sono intrinsecamente collegate tra loro in modo tale che le emozioni influenzano le nostre azioni, i nostri comportamenti e pensieri. Pensiamo alla situazione attuale in cui emerge in modo lampante la paura che ci porta a chiuderci, isolarci fisicamente e psicologicamente, preoccuparci dell’oggi e del domani ma anche a riscoprire il valore della quotidianità di ogni giorno.
Goleman ci dimostra che, se guidate dall’intelligenza, le emozioni sono importanti per la sopravvivenza e per gestire le emergenze della vita.
Individui emotivamente intelligenti sono capaci di riconoscere e controllare le proprie emozioni, sono in grado di comprendere e condividere le emozioni altrui, sanno gestire le relazioni con gli altri (anche cogliendo la sfida di relazioni che si
mantengono a distanza).
L’intelligenza emotiva potrà migliorare la qualità delle nostre vite anche in questa
situazione di emergenza che ci costringe a inventare nuovi spazi, tempi e modi di
vivere la socialità?
Il bollettino proposto dagli studenti della classe 1^ LES contiene messaggi di
solidarietà e speranza che potranno raggiungere le nostre case creando quel
calore e quella vicinanza di cui forse sentiamo il bisogno in questo particolare e
difficile momento.
Ringraziando ciascuno studente per il contributo dato, vi auguro una buona lettura!
Prof.ssa Maddalena Milani
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